Daniel Maillet

Spazio Maillet, Via Reina 5, CH 6653 Verscio
da venerdì 23 a domenica 25
dalle 10 alle 18:30
La mostra rimane aperta fino all’08 di giugno 2025
Sabato e domenica dalle ore 10.30 sino alle 18:30
Visite su appuntamento: T. 077 943 55 28
‘Miti e Muse’ di Daniel Maillet a Verscio
La technè è la sintesi e unione tra pensiero e tecnica. La incarna Daniel Maillet, che nello Spazio che porta il suo cognome, già atelier del padre Leo, espone ‘Miti e Muse’, un viaggio attraverso l'arte, la cultura e la tecnica. Fino all'8 giugno a Verscio, l'esposizione offre una panoramica delle opere pittoriche, grafiche e scultoree dell'artista, ispirate ai miti e alle leggende che hanno plasmato la sua vita e il suo percorso creativo.
Formatosi tra l'Accademia di Brera e il Csia di Lugano, Daniel Maillet si è immerso sin da subito in un'intensa ricerca artistica basata sull'osservazione dal vero e sul rigore del disegno, un confronto con la tradizione figurativa da reinterpretarsi con spirito critico contemporaneo. Lo dicono le opere su carta del periodo milanese-ticinese, come ‘Katia Groll su poltrona Bertoria’. Altro aspetto caratterizzante dell'artista è la combinazione dell’arte incisoria della tradizione nordico-germanica con quella classico-mediterranea, confluita nel trittico ‘Persefone’, incisioni a mezzatinta con testi composti in caratteri di piombo e stampati a mano. Il periodo brasiliano rappresenta una svolta nella produzione artistica di Maillet: in opere come ‘Paisagem agreste’, gli elementi tropicali non ottemperano alla mera funzione decorativa ma fungono da protagonisti dell'intera narrazione visiva. L'artista espande poi nella tridimensionalità della scultura il suo lavoro, come nelle opere scultoree in grès, frutto di una complessa sperimentazione tecnica.
La mostra non è solo un’esposizione di opere: è un invito a riflettere sui miti che raccontano l’origine delle cose, la vita quotidiana e i sogni dei popoli passati. Maillet propone un ritorno agli archetipi della bellezza attraverso le divinità mitologiche come Ninfe, Adoni, Afrodite e Amazzoni, narrando positività e mistero. È il risultato dell'esplorazione di strade nuove o complementari, lungo le quali s'incontrano l’antico con il moderno, anche tecnologico. 
(articolo apparso su La regione, arte, 17 aprile 2025)

Daniel Maillet

Spazio Maillet, Via Reina 5, CH 6653 Verscio
da venerdì 23 a domenica 25
dalle 10 alle 18:30
La mostra rimane aperta fino all’08 di giugno 2025
Sabato e domenica dalle ore 10.30 sino alle 18:30
Visite su appuntamento: T. 077 943 55 28
‘Miti e Muse’ di Daniel Maillet a Verscio
La technè è la sintesi e unione tra pensiero e tecnica. La incarna Daniel Maillet, che nello Spazio che porta il suo cognome, già atelier del padre Leo, espone ‘Miti e Muse’, un viaggio attraverso l'arte, la cultura e la tecnica. Fino all'8 giugno a Verscio, l'esposizione offre una panoramica delle opere pittoriche, grafiche e scultoree dell'artista, ispirate ai miti e alle leggende che hanno plasmato la sua vita e il suo percorso creativo.
Formatosi tra l'Accademia di Brera e il Csia di Lugano, Daniel Maillet si è immerso sin da subito in un'intensa ricerca artistica basata sull'osservazione dal vero e sul rigore del disegno, un confronto con la tradizione figurativa da reinterpretarsi con spirito critico contemporaneo. Lo dicono le opere su carta del periodo milanese-ticinese, come ‘Katia Groll su poltrona Bertoria’. Altro aspetto caratterizzante dell'artista è la combinazione dell’arte incisoria della tradizione nordico-germanica con quella classico-mediterranea, confluita nel trittico ‘Persefone’, incisioni a mezzatinta con testi composti in caratteri di piombo e stampati a mano. Il periodo brasiliano rappresenta una svolta nella produzione artistica di Maillet: in opere come ‘Paisagem agreste’, gli elementi tropicali non ottemperano alla mera funzione decorativa ma fungono da protagonisti dell'intera narrazione visiva. L'artista espande poi nella tridimensionalità della scultura il suo lavoro, come nelle opere scultoree in grès, frutto di una complessa sperimentazione tecnica.
La mostra non è solo un’esposizione di opere: è un invito a riflettere sui miti che raccontano l’origine delle cose, la vita quotidiana e i sogni dei popoli passati. Maillet propone un ritorno agli archetipi della bellezza attraverso le divinità mitologiche come Ninfe, Adoni, Afrodite e Amazzoni, narrando positività e mistero. È il risultato dell'esplorazione di strade nuove o complementari, lungo le quali s'incontrano l’antico con il moderno, anche tecnologico. 
(articolo apparso su La regione, arte, 17 aprile 2025)
Scultura. Il mito del samurai – Hakama in Seiza
2003 Fortaleza CE, Brasile. Terracotta, prima cottura a 800°C nel forno a legna di Heitor Mendes
La prima cottura anche detta “biscottatura” o piccolo fuoco, è fondamentale nella produzione ceramica. In questa fase, l’argilla essiccata viene cotta a una temperatura relativamente bassa, di solito intorno agli 800 °C. In questo modo l’argilla diventa dura, ma rimane ancora porosa. Vengono cosi eliminate impurità e acqua chimicamente legata. Dopo questa fase, il pezzo è abbastanza stabile da poter essere smaltato.
Scultura. Il mito del samurai – Hakama in Seiza
2009 Cunha SP, Brasile. Scultura in gres, cotta a 1300°C nel forno Noborigama di ceramisti giapponesi. Patina naturale sul kimono e smalto Tenmoku sull’hakama. H. 78 x L. 68 x P. 75 cm. 
Una scultura in gres si ottiene tramite la cottura a temperature molto elevate, circa 1300°C, che fondono la struttura molecolare del materiale, trasformandolo in un corpo denso e simile alla pietra. Questo materiale è molto simile al gneiss, una roccia magmatica-metamorfica presente nelle Alpi.
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https://vimeo.com/416173794